25 APRILE
BUONA FESTA
DELLA LIBERAZIONE D'ITALIA
Buon 25 Aprile data che è parte fondamentale
della nostra
storia, per tale motivo oggi abbiamo il diritto
a essere grati di sentirci
liberi.
In occasione del 25 aprile, si festeggiano l’anniversario
e
festa della Liberazione d’Italia e Anniversario
della Resistenza.
Chiedete ai vostri nonni finché sono in vita,
che cosa è
stato il 25 aprile, neppure un libro di storia
sarà in grado di trasmettere
quello che hanno provato.
Mi piace pensare che in tale data tutti abbiano da farsi gli
auguri, come il 14 luglio per i francesi o il 4 luglio per gli americani, il 25
aprile è un giorno in cui il senso di dignità e l’appartenenza vincono sulle
divisioni e le dispute.
Si celebrano l’anniversario e festa della Liberazione
d’Italia e
Commemorazione annuale della Resistenza.
Ci si accorge di quanto vale la libertà, quando comincia a
mancare, è come l’aria che respiriamo, l’acqua che beviamo, le esultanze che sosteniamo,
viva la libertà.
Diceva Sandro Pertini:
È meglio la peggiore delle democrazie,
della migliore di
tutte le dittature.
E ancora…
Oggi la nuova resistenza in che cosa consiste. Ecco
l’appello ai giovani: di difendere queste posizioni che noi abbiamo
conquistato; di difendere la Repubblica e la democrazia.
E cioè, oggi ci vuole
due qualità a mio avviso cari amici:
l’onestà e il coraggio.
L’onestà…
l’onestà… l’onestà. E quindi l’appello che io faccio ai giovani è questo: di
cercare di essere onesti, prima di tutto: la politica deve essere fatta con le
mani pulite.
Se c’è qualche scandalo.
Se c’è qualcuno che da’ scandalo; se c’è
qualche uomo politico che approfitta della politica per fare i suoi sporchi
interessi, deve essere denunciato!
L’Inno nazionale, firmato da Goffredo Mameli si intitola
«Il canto degli italiani».
Questo è il testo ufficiale, presente sul sito del
Quirinale più la sesta strofa,
presente nell’edizione del 1860 del «Canto»,
stampata da Tito Ricordi»
Fratelli d’Italia
L’Italia s’è desta,
Dell’elmo di Scipio
S’è cinta la testa.
Dov’è la Vittoria?
Le porga la chioma,
Ché schiava di Roma
Iddio la creò.
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L’Italia chiamò.
Noi siamo da secoli
Calpesti, derisi,
Perché non siam popolo,
Perché siam divisi.
Raccolgaci un’unica
Bandiera, una speme:
Di fonderci insieme
Già l’ora suonò.
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L’Italia chiamò.
Uniamoci, amiamoci,
l’Unione, e l’amore
Rivelano ai Popoli
Le vie del Signore;
Giuriamo far libero
Il suolo natìo:
Uniti per Dio
Chi vincer ci può?
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L’Italia chiamò.
Dall’Alpi a Sicilia
Dovunque è Legnano,
Ogn’uom di Ferruccio
Ha il core, ha la mano,
I bimbi d’Italia
Si chiaman Balilla,
Il suon d’ogni squilla
I Vespri suonò.
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L’Italia chiamò.
Son giunchi che piegano
Le spade vendute:
Già l’Aquila d’Austria
Le penne ha perdute.
Il sangue d’Italia,
Il sangue Polacco,
Bevé, col cosacco,
Ma il cor le bruciò.
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L’Italia chiamò.
Evviva l’Italia
Dal sonno s’è desta
Dell’elmo di Scipio
s’è cinta la testa
Dov’è la vittoria?
Le porga la chioma,
Ché schiava di Roma
Iddio la creò.
Il tempo sfugge e prima che sbiadisca
i colori della
memoria, fatevi raccontare
dai vostri nonni o genitori,
gli aneddoti legati a
quel periodo, per non dimenticare,
altrimenti andrebbero persi scorci
e
testimonianze di vita, che hanno
fatto parte della nostra storia.
Buona festa della liberazione a tutti
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